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Chiesa Santa Felicita

La chiesa di Santa Felicita, un luogo sacro da non perdere

La chiesa di Santa Felicita è, insieme alla più nota chiesa di San Lorenzo, il complesso religioso più antico di Firenze.

Provenendo da Ponte Vecchio, alla sinistra di via de’ Giucciardini si apre una piazza dall’insolito aspetto. Non è tanto la collocazione di una colonna che sorge al centro della piazza, usanza comune nelle piazze italiane e anche tra quelle fiorentine, ma la presenza di una chiesa che appare letteralmente coperta, se non nascosta, da un portico.

Si tratta della chiesa di Santa Felicita che sorge nell’omonima piazza e che rappresenta una delle due chiese più antiche di Firenze, anche se dall’aspetto non lo si direbbe.

La sua storia riemersa venti secoli dopo

È stato uno scavo ad opera della Sovraintendenza a far emergere, nel 1940, le fondamenta paleocristiane dell’antica Basilica a pianta ottagonale, che fanno tutt’ora da fondamenta all’attuale chiesa di Santa Felicita.

L’aspetto odierno invece risale al 1735 quando le monche proprietarie della chiesa diedero inizio alla ricostruzione, eseguita in stile tardo cinquecentesco. Le modifiche rispetto all’assetto originario furono tuttavia molte, compresa la riduzione delle navate interne passate da tre all’unica oggi presente.

Ma ciò che non può colpire la curiosità di questa chiesa, che pure vanta al suo interno pitture del Pontormo e i medaglioni di Agnolo Bronzino, è l’aspetto della sua facciata, letteralmente nascosta da un portico a tre campate che copre gran parte della facciata in stile a capanna.

Si tratta in realtà di un tratto del lungo corridoio vasariano, costruito nel 1565 per volontà di Cosimo I de Medici il quale, volendo evitare di passeggiare tra i cittadini in un momento particolarmente sfavorevole al suo consenso popolare, fece costruire il noto passaggio sopraelevato che conduce da Palazzo Vecchio sino a Palazzo Pitti, passando così anche dinanzi alla facciata della preesistente chiesa di Santa Felicita.