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Il turismo enogastronomico in Toscana, gli itinerari da visitare

La Toscana è una delle regioni che offre la maggiore varietà per il turismo enogastronomico, forte di un territorio che fa della ricchezza e della qualità un punto di eccellenza, e dotata di una rete ricettiva estremamente dinamica e ospitale.

Dalle Alpi Apuane sino ai versanti  Appenninici, dalla Versilia sono all’entroterra collinare del Chianti, è immenso il patrimonio enogastronomico che sa offrire la Toscana. A questo si deve poi aggiungere una lungimirante gestione delle risorse del territorio che colloca la Toscana al primo posto nella ricezione turistica in Italia.

Il turismo enogastronomico che si è sviluppato nella regione ha saputo dunque mettere a sistema l’infinita varietà dei prodotti tipici, collegando e coinvolgendo gli stessi produttori in prima persona nel processo di diffusione e di conoscenza della propria cultura enogastronomica.

Dal vino all’olio d’oliva, la lista dei prodotti tipici della cucina Toscana è lunga e costellata di numerose eccellenze. Stilare un itinerario enogastronomico in un contesto così vario e ricco non è semplice, ma per comprenderne la varietà si possono delineare tre anime geografiche ben distinte della regione, che rispondono alle diverse conformazioni del territorio.

Il lardo di Colonnata

La storia del lardo di Colonnata affonda nelle cave di marmo delle Alpi Apuane e nell’usanza degli operai delle miniere di conservare i propri pasti all’interno di cavità marmoree.

Utilizzando ancora la stessa tecnica, oggi i produttori del lardo e della pancetta lasciano in salamoia i pezzi di carne all’interno delle conche per un periodo di 12-18 mesi, sino ad ottenere un prodotto premiato recentemente con il marchio IGP.

Una bistecca alla Fiorentina…

Simbolo stesso del patrimonio gastronomico toscano, la bistecca alla fiorentina si ottiene da un taglio di bovino di razza chianina, originario della Val di Chiana tra Arezzo e Siena. Si tratta di un bovino dal manto chiaro, autoctono della Toscana e conosciuto sin dall’epoca etrusca, quando era tuttavia utilizzato soprattutto come animale da lavoro.

…ed un sorso di Chianti

Spingendosi un po’ più a sud, tra le province di Siena e Firenze, il nostro itinerario non può che concludersi tra le colline del Chianti, fiore all’occhiello di tutto il turismo enogastronomico della regione e capace di attirare, nel suo solo territorio, quasi 5 milioni di visitatori l’anno.

La qualità delle strutture ricettive è altissima e copre qualsiasi tipologia di domanda, dal turismo di lusso sino al turismo green, offrendo